Piazza Fontana: il processo impossibile di Benedetta Tobagi, pubblicato nel 2019, è un volume poderoso e ponderoso, dettagliato e documentatissimo (ben 40 pagine solo di note, molte delle quali si riferiscono agli atti processuali), ma al tempo stesso serrato e avvincente. Un sicuro merito è la scrittura dell’autrice, chiara e precisa nonostante la complessità degli eventi e dei fenomeni affrontati, ben lontana sia dalla semplificazione e dal sensazionalismo, sia da un certo linguaggio giornalistico contorto e fumoso. Questa inchiesta accurata e di ampio respiro consente non solo di rilevare le innumerevoli contraddizioni nei processi sulla “madre di tutte le stragi” e di prendere coscienza dei depistaggi sistematici che l’hanno segnata indelebilmente, ma anche di comprendere meglio l’atmosfera e il contesto politico-sociale italiano degli anni ’70 e ’80. Caratteristica particolarmente apprezzata da una persona nata in un’epoca successiva, come me. Ultimo aspetto, ma non meno importante, è l’amarezza che la lettura inevitabilmente provoca, considerato, purtroppo, che alla fine la giustizia non è stata applicata. Nessuno ha pagato per i propri misfatti, anche a causa delle varie coperture venute a galla… Indispensabile e consigliato di tutto cuore, se non altro per maturare una consapevolezza, mantenere gli occhi aperti e la testa pensante.
B.B.
5/5
Big Bookworm 