Melodramma à gogo

Su questo romanzo a tratti insulso, a tratti irritante, non voglio spendere più parole del necessario. Scriverò, quindi, un commento schematico, ma esaustivo, schietto e forse un po’ irriverente, seguito da un’invocazione finale all’autore:

PERSONAGGI
1) Hyacinth Robinson: individuo dal Sé a dir poco diviso (metà popolano e metà nobile, figlio illegittimo di un lord inglese e di una prostituta francese). Rilegatore di professione, è un inutile, debole, babbeo che si lascia influenzare con estrema facilità da chiunque incontri; oscilla per un bel pezzo tra le istanze del popolo e la vita lussuosa della nobiltà, e cade nella rete della principessa Casamassima.
2) Un paio di donnette misere, ma con una grande passione per l’aristocrazia (miss Pynsent e l’insopportabile Rose Muniment)
3) Un branco di maldestri cospiratori (anarchici? socialisti? non si capisce nulla), tratteggiati in maniera assai rozza e stereotipata. A parte due comunardi francesi in esilio, spicca tra di loro Paul Muniment, a quanto pare il più sveglio. Hyacinth nutre una sorta di venerazione per questo tale, a tratti pure un po’ ambigua.
4) La principessa del titolo. Donna dal forte carattere, in verità, scavando più in profondità, l’ho trovata fatua. Afferma di voler sostenere la causa del popolo ed è un’abile manipolatrice. Hyacinth ci casca come un salame.
5) La figura misteriosa e per certi versi patetica del capitano Sholto.
6) Il signor Vetch, Millicent Henning e Lady Aurora: i primi due sono gli unici che abbiano davvero a cuore quel babbeo di Hyacinth; la terza è la sola persona veramente interessata a migliorare le condizioni del popolo ma, pur essendo anche lei una nobile, non ha lo charme e il carisma della principessa Casamassima.

DINAMICHE
1) Manipolazione e uso strumentale degli altri personaggi per i propri fini: onnipresenti. La principessa manipola Hyacinth; Paul si serve della principessa per i suoi scopi. La principessa scarica Hyacinth perché ormai non si interessa al popolo tanto quanto lei, quindi pensa di servirsi di Paul.
2) Collegata al punto appena sopra: incapacità da parte di Hyacinth di capire chi davvero tenga a lui. Di conseguenza, Hyacinth rincorre sempre le persone sbagliate. Che nervoso! Ahimè, Millicent è una popolana, mica può competere con la principessa. Povera donna.
3) Melodramma: à gogo. Fino all’ultima pagina.
4) Idee semplicisticamente reazionarie che sbucano a ogni piè sospinto. Basti vedere la rappresentazione dei cospiratori. Ma anche il fatto che la carità sia più che altro un modo per i nobili di far mostra della loro gran bontà. La fine del mondo arriverà con lo stato sociale!11!!11!111!

Va bene, signor James, Lei era di un altro periodo storico. Ma la mia pazienza ha un limite. Può avere tutte le idee reazionarie che vuole, ma che almeno Le metta bene per iscritto! Questo è davvero un polpettone ottocentesco. Spero di cuore che abbia scritto di meglio! La prossima volta vorrei rivalutarLa. Ci conto.
Cordiali saluti,

Elena

2/5

B.B.